1.
Indirizzi:
a) Gli
strumenti della pianificazione territoriale comunali subordinano tutte le
trasformazioni al soddisfacimento delle condizioni definite dal Piano di
Classificazione Acustica, o in assenza di questo, dal quadro conoscitivo. In
particolare essi devono:
-
verificare la compatibilitā della localizzazione di ogni intervento con
la relativa classe acustica di riferimento;
-
controllare il livello sonoro degli impianti e delle attivitā
potenzialmente rumorosi esistenti e valutare l'inquinamento acustico
potenzialmente prodotto da nuove attivitā;
-
controllare e contenere le emissioni prodotte per lo svolgimento di
servizi pubblici essenziali (linee ferroviarie, metropolitane, autostrade e
strade statali e regionali) attraverso l'approvazione, anche per stralci, dei
piani di risanamento acustico, predisposti dagli enti gestori delle stesse;
-
garantire in ogni caso il rispetto dei limiti ed il perseguimento degli
obiettivi di riduzione dei livelli di inquinamento acustico stabiliti dalla
vigente normativa.
b) I
Comuni sono tenuti a redigere un Piano di Classificazione Acustica del
territorio ai sensi della vigente normativa in materia. I Comuni che non
presentino il Piano di Classificazione Acustica, sono comunque tenuti ad
includere negli strumenti di pianificazione un idoneo quadro conoscitivo, volto
all'individuazione e classificazione delle principali infrastrutture ed
attivitā rumorose presenti sul territorio comunale.
c)
Tutti i Comuni, sprovvisti di Regolamento
Urbanistico, sono tenuti ad approvare il Piano di Classificazione Acustica
prima o contestualmente all'adozione del Regolamento Urbanistico.
d) In caso
di Regolamento Urbanistico giā approvato, il Comune verificherā, in sede di
formazione del P.C.C.A, il rispetto della normativa vigente in materia, in
relazione alle previsioni localizzative del Regolamento Urbanistico.