1.
I
P.S. e gli altri strumenti urbanistici comunali, provvedono a classificare il
territorio dal punto di vista ambientale ed economico agrario, sulla base delle
indicazioni contenute nel P.I.T. nonché degli indirizzi di cui ai seguenti
punti.
2.
Sono
di norma da considerare aree ad economia agricola debole contigue agli
aggregati urbani, le aree dei sottosistemi territoriali di paesaggio dell’agricoltura
promiscua e dell’agricoltura specializzata adiacenti agli insediamenti urbani
della Valdinievole e della Pianura Pistoiese, e caratterizzati dai processi di
destrutturazione tipici della frangia urbana. Pertanto i P.S. in questa area
perseguono obiettivi di superamento dei fenomeni di degrado in atto, mediante
la promozione e l’organizzazione delle attività agricole anche part-time e per
autoconsumo, il potenziamento delle condizioni di redditività delle attività
rurali anche attraverso gli strumenti del turismo rurale e dell’agriturismo, la
ricostituzione degli elementi del paesaggio agrario in abbandono, la
riqualificazione degli insediamenti sparsi e delle loro pertinenze, il riordino
e la compiutezza dei margini degli insediamenti urbani, la tutela della qualità
del paesaggio.
3.
Sono
di norma da considerare aree ad economia agricola debole determinata
dall’influenza urbana, le aree di contatto fra il paesaggio della collina
arborata e gli insediamenti urbani della Pianura Pistoiese e della
Valdinievole, nonché talune ristrette aree agricolo forestali adiacenti al
sistema insediativo dell’alta Collina e della Montagna. I P.S. in queste aree
perseguono obiettivi di sostegno delle attività agricole, anche nelle forme
part-time e di autoconsumo, per sostenere la funzione di presidio ambientale e
di strutturazione del paesaggio assicurata dall’agricoltura tradizionale.
4.
Sono
di norma da considerare aree marginali ad economia debole le aree della Collina
e della Montagna interessate da fenomeni di abbandono e di spopolamento con
conseguente degrado delle sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali. I P.S.
in tali aree perseguono obiettivi di forte sostegno delle attività agricole e
forestali con la manutenzione di ripristino dell’originale area agricola aperta
al fine di garantire la permanenza degli insediamenti rurali, anche mediante
l’individuazione di attività economiche integrative e l’attivazione di
specifici progetti di salvaguardia ambientale, di tutela e sistemazione del
patrimonio boschivo, di manutenzione e ripristino della rete viaria agricola e
forestale.
5.
Sono
di norma da considerarsi aree ad agricoltura sviluppata estensiva le aree di
pianura dell’agricoltura promiscua e le aree agricole della bonifica storica
della Valdinievole. I P.S. in tali aree perseguono obiettivi di sostegno e
rafforzamento della struttura aziendale agricola e di incentivazione di
pratiche colturali compatibili con l’ambiente; sono altresì da perseguire, con
particolare riferimento alle aree della bonifica storica ed alle aree di
contatto con la collina, la tutela degli elementi tipici del paesaggio agrario.
6.
Sono
di norma da considerare aree ad agricoltura intensiva o specializzata, le aree
vivaistiche della pianura pistoiese e le aree floricole della zona pesciatina.
I P.S. in tali aree perseguono obiettivi di promozione e sviluppo delle colture
specializzate nel rispetto dell’ambiente e della relazione con il sistema
insediativo come previsto dalla disciplina del sistema funzionale del
florovivaismo.
7.
I
Comuni possono, sulla base del proprio quadro conoscitivo e di specifici
approfondimenti in relazione alla caratterizzazione ambientale ed economico
agraria del territorio, differenziare l’individuazione e la perimetrazione
delle classi di aree economico-agricole di cui ai punti precedenti. Possono
altresì articolarle, individuando specifici assetti agrari in relazione al
rilievo dei terreni ed alle classi prevalenti delle aziende agricole e sulla
base della tavola P04, contenente l’individuazione della struttura aziendale
agricola della Provincia.