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Comune di Pistoia

Itinerario di San Mommè
da S.Mommè a Castagno

 

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dislivello salita m. 340 (a.165 r.175)
lunghezza a/r km. 9
tempo di percorrenza andata h. 1 ritorno h. 1,20
tipo di tracciato strada mulattiera - sentiero
attrezzatura: macchina fotografica,scarpe da montagna, mantellina, borraccia
punto di partenza: parcheggio S.Mommè
segnaletica bianco - rossa
difficoltà facile

 

Raggiunto San Mommè (1), si lascia l'automobile nel parcheggio nel centro dei paese e si scende in direzione della chiesa (2). Si prende via "San Mommè-La Crocetta" e si scende abbastanza velocemente sulla vecchia mulattiera selciata alla località "La Crocetta". Si continua a scendere, sempre su mulattiera, fino ad attraversare il torrente Ombrone su un ponte in pietra, incrociando pochi metri dopo, la strada asfaltata (km. 1 2,200) che sale da Pistoia (via Piteccio). Si scende a destra per 150 metri e si devia sulla strada sterrata a sinistra in direzione di Vezzosi (piccola borgata). Percorse alcune centinaia di metri si devia al bivio a sinistra in direzione case Bruni (a destra in pochi minuti si raggiunge case Vezzosi). Attraversata la piccola borgata di case Bruni, la mulattiera diventa più stretta e percorre un tratto in falso piano, si attraversa un fossato e si sale, per breve tratto, fino a scollinare nei pressi di una verginina. Aggirata la dorsale si scende in poco tempo a Castagno (3) (circa un'ora di cammino da San Mommè).

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1 - San Mommè (m.555): facilmente Raggiungibile in da Pistoia percorrendo sia la strada per Piteccio, sia la SS 64 "Porrettana", ma il mezzo più comodo è senza dubbio il treno (linea Pistoia-Bologna). l!origine del nome del paese deriva dall'antica chiesa dedicata in origine a San Mamante, martire dell'Asia Minore. li grazioso paese, immerso con i suoi 21 casolari nel verde dei castagni e dei faggi è oggi meta di numerosi turisti soprattutto stranieri.

2 - Pieve di S.Matteo Apostolo. (sec. XV - XVIII): all'interno della pieve si trova una tela di scuola bolognese della fine del 1600 raffigurante il martirio di S. Matteo.

3 - Castagno (m.545): nel XIV secolo fu distrutto il castello educato lungo la via Francesca della Sambuca (una delle varianti della via Francigena). Oggi l'antico borgo si presenta ancora intatto: una fitta rete di stradine selciate e vecchie case in pietra circondano la chiesa cinquecentesca dedicata a S. Francesco. Sculture e affreschi di molti artisti pistoiesi fanno da corredo alle strette vie, creando un suggestivo museo all'aperto.

Percorso di Airone in mountain bike (circa 13 km): da San Mommè si percorre lo stesso itinerario descritto fino a Castagno; "qui risaliamo alla piccola stazione e costeggiamo il binario a destra per prendere, prima dell'imbocco del tunnel, il sentiero che si inoltra nel bosco (da percorrere con prudenza). Fiancheggiata la seconda galleria, imbocchiamo a destra un viottolo che presto si allarga portandoci agevolmente in località Casale. Qui scendiamo sulla strada asfaltata fino all'altezza del numero civico 2, dove scende a sinistra una ripida stradina che ci conduce ad un abitato, oltre il quale si prosegue fino alla strada della Spagna. Si va a sinistra per la strada sterrata che attraversa una bella campagna a fianco dei binari fino alla statale 64. La scendiamo per due tornanti e imbocchiamo a sinistra (attenzione al traffico) lo sterrato che percorre il limite inferiore di Villa Philipson. Ci immettiamo così sulla strada bianca che scende al fondovalle. Proseguiamo sull'asfalto fino all'antica chiesa di Valdibrana, qui giriamo a destra passando accanto alla stazione dove purtroppo non si ferma più il treno che potremo riprendere solo a Pistoia' (testo di Giulia Castelli - Airone - Luglio 1995).

FRINGUE.bmp (13606 byte) 4 - Fringuello (Fringilla coelebs).- grazioso uccello sedentario di 15 centimetri di lunghezza con un caratteristico piumaggio colorato. Il maschio ha un capo di color grigio-azzurro, il petto rosso vino , il ventre bianco e il dorso bruno scuro. Le ali sono nere con macchie bianche anche nelle femmine che tuttavia hanno il resto del corpo di colore marrone. I melodiosi canti dei maschi (fí - fí - fí) servono a delimitare il territorio per attirare la femmina, con la quale si accoppiano a metà primavera. Si ciba prevalentemente di semi, e occasionalmente anche di insetti.
DONNOLA.bmp (12166 byte) 5 - Donnola (Mustela nivalis): più piccola di un gatto, la donnola è un piccolo carnivoro molto agile e snello. Ha una pelliccia di colore fulvo chiaro sul dorso, bianco s ventre, zampe corte e una coda corta e sottile, la te- D sta ha piccole orecchie tonde e occhietti vispi Caccia, soprattutto di notte, topi, uccelli e conigli, attacca anche animali più grossi di lei. La femmina costruisce un nido di paglia, foglie e muschio in una fenditura nel terreno o in un albero cavo, e la nidiata è solitamente costituita da un minimo di 2 a un massimo di 12 piccoli.
CHIODINO.bmp (18710 byte) 6 - Chiodino (Armillariella mellea): specie di piccoli funghi che cresce, soprattutto di autunno, sul legno di piante (conifere e latifoglie) deperite su ceppaie o su radici, è uno dei principali agenti responsabili dei marciume radicale. Cappello, di colore giallo-marrone, ampio 4-8 centimetri, dapprima a forma di grosso chiodo a testa conica, poi a campana e, infine, piatto. Il gambo è cilindrico, fusiforme e flessuoso; la sua carne diventa presto glutinosa e di un brutto colore. I cappelli giovani ancora chiusi, hanno un buon sapore.
alloro.gif (5806 byte) 7 - Alloro (Laurus nobilis): pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauracee. E un arbusto sempreverde, originario dei bacino del Mediterraneo, al quale fin dall'antichità è stato attribuito un importante valore simbolico nella civiltà classica con le sue fronde venivano intrecciate corone destinate a cingere il capo di atleti e saggi. Oggi l'alloro viene ampiamente coltivato a scopo ornamentale e per le sue foglie aromatiche, utilizzate in cucina per insaporire le pietanze.

(Tratto da opuscolo a cura della Comunità Montana - Redazione Fabio Nesti e Roberto Recati - Disegno Laura Arcangeli)