Articolo 30 - Caratteri generali

 

1.  La tavola P10 “fragilità degli acquiferi” riporta una zonazione di vulnerabilità intrinseca all’inquinamento delle acque sotterranee elaborata «per complessi e situazioni idrogeologiche».

La carta presenta una distinzione fra la vulnerabilità delle aree di pianura e quella delle aree collinari e montane. Nelle aree di pianura le falde acquifere sono contenute nei depositi alluvionali e fluvio-lacustri permeabili per porosità, ed hanno per questo una notevole continuità laterale; in queste condizioni la vulnerabilità è legata principalmente alla natura ed allo spessore del terreno non saturo di copertura. Nelle aree collinari e montane le acque sotterranee si trovano in una rete di fratture ad alta permeabilità con una disomogeneità molto elevata; la vulnerabilità pertanto risulta molto variabile anche su brevi distanze.

2.  Le indicazioni di cui al precedente comma 1 costituiscono le basi conoscitive per una zonazione di vulnerabilità più dettagliata che i Comuni devono sviluppare per il loro intero territorio.

 

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