OSSERVATORIO DEL VERDE E DELLE ZONE URBANE-RURALI SENSIBILI
Ufficio Pianificazione Risorse del Territorio
Corso Gramsci 110 Pistoia - Telefono 0573 372438
Freccia IL VERDE URBANO

premessa

Esiste una “storia del verde” di una città, e questa ci porta alla considerazione di dover introdurre un principio, e cioè che “l'analisi sul verde urbano, come la progettazione del nuovo verde o il recupero di quello esistente, implicano necessariamente il dover porre attenzione prioritariamente alla storia della città e in particolare al percorso evolutivo manifestato dal suo sistema del verde” (Calcagno, 1995).

Lo spazio verde esercita un ruolo essenziale per la riqualificazione degli ambienti urbani: incremento della mobilità ciclo pedonale urbana, immagazzinamento della Co2 da parte dei vegetali, diminuzione del consumo energetico per la climatizzazione (protezione verso il vento, raffreddamento per aumento evapo traspirazione, ombreggiamento), diminuzione inquinamento acustico, migliora la qualità dell'aria (qualità atmosferica e cattura delle particelle), opera per il recupero estetico degli spazi degradati, minor consumo idrico, maggiore permeabilità dei suoli e difesa della loro fertilità. Sono questi alcuni degli aspetti peculiari di una presenza ricca, in termini di qualità e quantità degli spazi, all'interno dell'ambiente urbano.

Dall'analisi dell'impronta ecologica del territorio urbano, alle linee di azione per la sostenibilità ambientale dei centri urbani, lo spazio verde esercita comunque la funzione di volano nel ricercare una progettazione urbanistica operata alla dimensione dell'uomo e dell'ambiente (ecoquartieri), tramite il quale ricostruire una trama di corridoi ecologici per favorire la connettività del territorio costruito con quello aperto. Questa “mentalità” presuppone un rinnovamento e una diversa sensibilità del mercato immobiliare, ma possiede il pregio dell'innovazione e in tal senso facilmente coniuga al maggiore impiego degli spazi verdi l'idea di sostenibilità delle azioni e la riduzione dei costi energetici.

L'osservatorio si occupa di monitorare la crescita di verde urbano conseguente alla crescita dell'area urbana: questa avviene in termini di quantità e deve avvenire anche in termini di qualità. In tal senso è promosso lo strumento dell' “Atlante del verde urbano” per riuscire a rappresentare l'estrema varietà dei tipi di spazi verde presenti nelle aree urbane. Un atlante dei tipi di verde che deve anche saper interpretare le nuove "richieste" per il verde urbano, come ad esempio:

  1. la capacità di “recupero” verso gli ambienti urbani (filtro verso agenti inquinanti, bonifica dei terreni, connettività territoriale ed ecologica);
  2. il miglioramento della qualità della vita (verde e relax, verde e ludicità, verde e tempo libero, fitoterapia, verde e psicologia dell'abitare):
  3. il favorire l'armonizzazione tra territorio aperto e territorio costruito.

L'atlante è una catalogo e al tempo stesso un inventario delle superfici, e diventa il mezzo per poter razionalizzare una possibile "lettura" della geografia urbana e nel contempo ricercare un'ideale distribuzione del verde urbano. La gerachia degli spazi, che compongono la variegata dotazione di impianti di verde, è ricondotta a categorie di verde . Tre solo le categorie:

verde e mobilità , dove rientrano gli spazi verdi dislocati all'interno dei flussi di utilizzo degli ambienti urbani;

verde e spazio urbano , dove rientra un'ampia gamma di tipi di spazi a verde distinguibili sulla base della loro struttura e della dimensione spaziale esigibile per poter essere impiantati: spazi legati comunque dall'obbiettivo primario di migliorare la qualità dello spazio pubblico, anche in chiave estetico-paesaggistica;

verde e territorio urbano , dove rientra la grande categoria del verde territoriale , riconoscendo come tale “ Boscaglie o fasce boscate o siepi naturalistiche, e spazio incolto, ubicate nella periferia urbana o nelle immediate vicinanze della città, e destinate sia all'uso ecologico ambientale che ornamentale”

L'aspetto più rivelante, espresso da questa logica per l'analisi del verde urbano, risulta quello di una caratterizzazione molto articolata e ricca di soluzione progettuali, verso le quali il dibattito di come debba essere lo spazio verde urbano nel prossimo futuro è quantomai aperto. In particolare l'osservatorio monitora il legame con la mobilità, residenziale e non residenziale, e le forme di gestione attuabili affinché si verifichi quella crescita auspicata in termini di qualità; in tal senso verrà operato un incrocio di dati con osservatorio del lavoro e quello della programmazione strategica provinciali, e viene operato un report di esperienze legato all'impiego del global service per la gestione del verde urbano, sia in campo nazionale che regionale, e sia a livello di imprese pubbliche che private.

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Come sempre la memoria aiuta ad interpretare il futuro, ed in tal senso utili sono le parole dello scrittore Antoni Bolinches: “è difficile una felicità naturale in una città artificiale” … “la migliore compagnia per una creatura sono le persone, gli animali, la natura”,… “abbiamo da utilizzare la nostra materia grigia per fare una città più verde”, … “se vogliamo evitare di stressarci, abbiamo da costruire più edifici in orti e giardini”, …“finché la città non sarà più comoda per i cani, non sarà meglio abitabile per le persone”.