Articolo 11 -
Sistema Territoriale locale
della Pianura Pistoiese:
obiettivi e invarianti strutturali
1.
Nel
sistema territoriale locale
della Pianura Pistoiese
il P.T.C. individua
per ciascuna tipologia di risorsa
i seguenti obiettivi specifici ed invarianti strutturali che integrano e
sviluppano le indicazioni dell’art. 48
del P.I.T.:
a) Città e insediamenti urbani:
Obiettivi:
·
la valorizzazione dell’impianto territoriale storico
da perseguire attraverso la tutela del centro antico di Pistoia, il riordino
degli insediamenti lineari lungo la viabilità storica e la riqualificazione dei
centri minori della pianura e della fascia pedecollinare;
·
l’arresto della dispersione insediativa e la
promozione della ricomposizione dei tessuti, attraverso il riconoscimento, il
mantenimento e il recupero della struttura urbana diffusa, il completamento e
il riordino degli esistenti tessuti edilizi non saturi, la loro
riqualificazione e ricomposizione morfologica e funzionale, la definizione e
qualificazione dei margini degli insediamenti;
·
il potenziamento del ruolo di Pistoia ed il
rafforzamento del suo centro storico nel contesto metropolitano e provinciale,
mediante l’allargamento della sua funzione di polo commerciale di terziario direzionale;
·
il riordino e la qualificazione del sistema
insediativo costituito dai poli di Montale, Agliana e Quarrata;
·
la riqualificazione delle aree produttive esistenti
favorendo l’innalzamento del livello qualitativo e quantitativo delle
infrastrutture e dei servizi alle imprese;
·
l’adeguamento delle capacità ricettive, da perseguire
con la riqualificazione delle strutture esistenti e la realizzazione di nuovi
impianti alberghieri nei contesti urbani di Pistoia e dei centri di pianura.
Invarianti:
·
le tutele delle strutture urbane di impianto storico o
consolidato da ottenere con politiche di
riqualificazione degli spazi pubblici e di recupero del patrimonio
edilizio;
·
la funzione di polo terziario direzionale di
Pistoia nel contesto locale e
provinciale;
·
la centralità nel sistema economico locale e nella
struttura insediativa dei comparti produttivi esistenti (mobile a Quarrata e
Casalguidi, tessile a Quarrata, Montale e Agliana, meccanico a Pistoia)da
potenziare attraverso il recupero di aree dismesse e/o sottoutilizzate e ove
necessario mediante il completamento e l’allargamento delle aree industriali
esistenti;
·
l’organizzazione territoriale delle Ville e delle
relazioni di questa con l’utilizzazione agricola del territorio collinare e
pedecollinare e con i borghi e centri di antica formazione attraverso
l’equilibrato utilizzo delle risorse e la valorizzazione e la tutela dei beni
storico-architettonici e paesaggistici sparsi sul territorio e nell’ambito del
rafforzamento della identità culturale.
b) Il territorio rurale:
Obiettivi:
·
il superamento delle situazioni di rischio idraulico,
da perseguire mediante il recupero degli spazi necessari per le dinamiche
fluviali e favorendo la rinaturalizzazione del reticolo idraulico;
·
la valorizzazione del sistema fluviale del fiume
Ombrone e dei suoi affluenti da realizzare privilegiando il recupero degli
elementi di naturalità e legando la sistemazione a parco nell’ambito fluviale
attorno alla città di Pistoia e dell’area di confluenza degli affluenti con le
opere di regimazione idraulica;
·
l’ordinato sviluppo del vivaismo in relazione sia alle
caratteristiche morfologiche e insediative del territorio, sia in relazione
alla compatibilità ambientali delle impermeabilizzazioni del suolo e dei
prelievi e dei rischi di inquinamento dell’acqua di falda;
·
lo sviluppo delle attività agricole tradizionali,
anche part-time, della fascia collinare e pedecollinare da perseguire con una
specifica disciplina di valorizzazione e con progetti di integrazione con
attività connesse come l'agriturismo.
Invarianti:
·
la funzione della sistemazione idraulico-forestale
delle vallate collinari dell'Ombrone, del Vincio di Brandeglio, del Vincio di
Montagnana, della Brana, delle Buri e dei corsi d'acqua minori;
·
la funzione di essenziali corridoi ambientali assolta
dall’area di pianura dal fiume Ombrone e dai suoi principali affluenti;
·
l’organizzazione agraria della pianura pistoiese
centrata sulla tradizionale specializzazione del vivaismo ornamentale;
·
l'agricoltura tradizionale della collina come
componente strutturale del paesaggio la cui permanenza è condizione essenziale
per la conservazione degli equilibri idraulici e geomorfologici.
c) La rete delle infrastrutture per la mobilità:
Obiettivi:
·
la riorganizzazione del
sistema dell’accessibilità attraverso:
-
il potenziamento dell’offerta di trasporto su ferro
per le persone e le merci tramite la realizzazione di una metropolitana di
superficie di collegamento con Firenze ed il raddoppio della ferrovia
Pistoia-Lucca-Viareggio;
-
la riorganizzazione del nodo ferroviario della
stazione di Pistoia, connesso ad una sua integrazione con altre modalità di
trasporto e funzionale anche all’attivazione di un servizio ferroviario
metropolitano;
-
la realizzazione di un nuovo casello autostradale ad
est di Pistoia, a servizio dell’area industriale di S.Agostino, della zona
vivaistica e dei centri della pianura;
-
l’adeguamento strutturale e funzionale della rete
viaria di interesse sovracomunale, con particolare riguardo ai i collegamenti
con l’area montana (S.S. 64 e S.R. 66); con la Valdinievole (S.R. 435) e con
l’area Pratese (S.P. 1);
-
la riqualificazione
della rete viaria minore soprattutto nell’area vivaistica e nella zona
collinare;
-
la promozione di azioni di integrazione del sistema
della mobilità pistoiese nell’area vasta Pistoia–Prato–Firenze, a partire dalle
diverse modalità di trasporto pubblico;
·
l’equilibrato sviluppo della rete viaria comunale.
Invarianti:
·
la centralità delle infrastrutture ferroviarie nel sistema
di mobilità interna all'area e con i territori contermini;
·
l’impianto storico del sistema stradale in relazione
con le strutture insediative a carattere urbano.