Articolo 42 - La pianura dell’agricoltura promiscua
1.
Sono le aree della pianura pistoiese e della pianura
della Valdinievole dove permangono i segni dell’antica struttura agraria promiscua,
anche se in larga parte alterata nell’area pistoiese e pesciatina dalla
crescente diffusione delle colture florovivaistiche e più in generale dagli
effetti destrutturanti delle espansioni insediative.
Tali
aree svolgono una essenziale funzione ambientale di connessione fra quelle di
pianura più intensamente coltivate e la fascia pedecollinare e, soprattutto in
Valdinievole, di separazione fra i diversi nuclei insediativi.
Esse
si distinguono in relazione alla struttura territoriale della Provincia in:
·
aree della pianura pistoiese ad agricoltura promiscua;
·
aree della pianura della Valdinievole ad agricoltura
promiscua.
1.
I P.S. e gli altri
strumenti urbanistici generali dei Comuni, nonché i piani di settore,
disciplinano ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, anche in
riferimento agli artt. 48 e 51
del P.I.T., le trasformazioni e le attività ammissibili in tali aree, sulla
base dei seguenti disposizioni:
Prescrizioni:
·
salvaguardare i corsi d’acqua e le formazioni arboree
di argine e di ripa;
·
preservare i residui varchi di connessione ecologica
fra la collina e le aree della bassa pianura e del Padule.
·
disciplinare le nuove edificazioni rurali ai sensi
della L.R. 64/95 con la finalità di
contenere l’espansione delle coltivazioni florovivaistiche ed in particolare
delle coltivazioni in serra ed in vaso;
·
definire per particolari contesti paesaggistici
tipologie e caratteri costruttivi dei nuovi edifici agricoli in conformità alla
tradizionale edilizia rurale;
·
disciplinare gli interventi sul patrimonio edilizio
non agricolo nel rispetto dei valori storico-architettonici e testimoniale e
con la finalità di riqualificare gli insediamenti sparsi e le aree di
pertinenza;
·
definire il perimetro degli insediamenti urbani sulla
base della loro effettiva consistenza e dei prevedibili sviluppi, con la
finalità di contenere i fenomeni di accrescimenti edilizi lineari, di
dispersioni insediative e di saldature degli agglomerati.
Indirizzi:
·
favorire la permanenza della struttura agraria
tradizionale, soprattutto nelle seguenti aree: a sud del torrente Stella;
nell’area sottostante la S.P. Montalese ed a nord di questa; nell’area di
confluenza degli affluenti dell’Ombrone P.se; nelle aree della Valdinievole
adiacenti alla fascia pedecollinare del Montalbano.
·
Individuare nell’ambito del territorio
dell’agricoltura promiscua, aree prossime alla città ed ai maggiori aggregati
che si distinguono per i processi di destrutturazione, tipici della frangia
urbana, con commistione di funzioni e forte frammentazione fondiaria. Tali aree
richiedono una specifica disciplina di riqualificazione ambientale, finalizzata
al recupero delle permanenze del paesaggio agrario tradizionale, al riordino
degli insediamenti e delle aree di pertinenza, della viabilità e degli annessi.