Articolo 53 - Caratteri generali
1.
La tavola P06 individua l’evoluzione del sistema insediativo urbano
attraverso l’analisi della sua struttura storica e della sua articolazione
funzionale. Il P.T.C. suddivide tale articolazione in:
a)
i centri storici;
b)
le aree urbane storicizzate;
c)
gli insediamenti prevalentemente residenziali o misti;
d)
gli insediamenti produttivi;
e)
le aree per le attrezzature e i servizi;
f)
il sistema delle aree verdi;
2.
I Comuni provvedono, sulla base dei propri quadri conoscitivi, a
verificare ed aggiornare i perimetri delle articolazioni del sistema
insediativo di cui al punto precedente.
3.
Il presente Capo è soggetto ai criteri e alle disposizioni di cui al
Titolo I della Parte III (La strategia sistemico-funzionale) nonché alle disposizioni
prescritte dalla Parte II, Titolo IV (Identificazione e disciplina dei Sistemi
territoriali) artt. 44, 45
e 46, relativamente alle invarianti, ed agli
obiettivi dell’art.47, per le città e gli
insediamenti.
4.
Per il sistema insediativo urbano, il P.T.C. persegue i seguenti
obiettivi di governo:
a)
incrementare la qualità del sistema insediativo dal punto di vista
urbano, ambientale, edilizio e di accessibilità;
b)
assicurare la persistenza di tutte le componenti del sistema insediativo
provinciale come risulta dalla sua lunga evoluzione storica;
c)
promuovere la tutela dei complessi edilizi e dei beni di interesse
storico-architettonico, posti all’interno delle strutture insediative;
d)
mantenere e, ove possibile, rafforzare i centri di attrazione del sistema
urbano provinciale, equilibrando funzioni residenziali, commerciali, di
servizio e produttive;
e)
salvaguardare le discontinuità ed i paesaggi che separano gli
insediamenti urbani, ai sensi dell’art. 4, comma 2 della Disciplina del P.I.T.;
f)
assicurare la continuità e la biodiversità delle reti naturali
costituite dai corridoi ecologici che connettono e attraversano gli
insediamenti urbani come: corsi d’acqua e specchi lacustri, ambiti territoriali
che vi si correlano, spazi verdi pubblici e privati ed ogni altra risorsa
naturale, nonché incrementarne la dotazione, ai sensi dell’art. 10, comma 1
della Disciplina del P.I.T.;
g)
consolidare, ripristinare e incrementare la corrispondenza storicamente
consolidata tra spazi, edifici e complessi architettonici storici, e funzione
socialmente e culturalmente pubblica, ai sensi dell’art.
10 della Disciplina del P.I.T.;
h)
commisurare la previsione dell’espansione del sistema insediativo urbano
alle dinamiche socio-demografiche-economiche più recenti, privilegiando la
soddisfazione della domanda insediativa attraverso il recupero, la
riqualificazione e la riorganizzazione degli insediamenti esistenti e del
patrimonio edilizio esistente;
i)
perseguire l’equilibrata articolazione territoriale della rete
commerciale ai sensi dell’art. 14 della Disciplina del P.I.T., consolidando la
presenza della funzione commerciale nelle aree urbane;
j)
garantire il permanere della funzione produttiva così come definita nel
paragrafo 6.3.2 del Documento di Piano del P.I.T. negli insediamenti urbani anche
a vocazione diversa.
5. Al fine di perseguire
gli obiettivi di cui sopra gli strumenti della pianificazione territoriale e
gli atti di governo del territorio comunali, dovranno attenersi alle seguenti
direttive:
a)
al fine di incrementare la qualità del sistema insediativo i Comuni, ai
sensi del D.P.G.R. 09/02/2007 n. 2/R, suddividono il proprio territorio
urbanizzato in tre ambiti: centri densamente abitati; centri abitati
interessati da significativa affluenza turistica di carattere stagionale;
centri con bassa densità di abitanti oppure ambiti montani o rurali. Nei propri
Strumenti di Pianificazione Territoriale e Atti di Governo del Territorio i
Comuni si attengono ai criteri indicati nel suddetto D.P.G.R. per ogni ambito;
b)
qualificare e incrementare il sistema delle attrezzature pubbliche e di
interesse pubblico e il sistema del verde, così come definito dal D.P.G.R. 9
febbraio 2007 n. 2/R;
c)
assicurare la persistenza delle relazioni storicamente consolidate tra
insediamenti e contesto rurale circostante, preservando il ruolo dello spazio
interposto tra il territorio urbanizzato e quello rurale;
d)
contrastare l’affermazione della città diffusa e degli agglomerati
lineari lungo le strade;
e)
recuperare e valorizzare le aree e gli edifici demaniali dismessi
privilegiando finalità di pubblico interesse, esigenze e funzioni collettive e
di edilizia sociale;
f)
orientare il soddisfacimento della domanda insediativa attraverso il
recupero, la riorganizzazione, il completamento e la ricucitura degli
insediamenti esistenti;
g)
favorire interventi finalizzati al recupero edilizio e alla
rivitalizzazione di porzioni consistenti del tessuto urbano da destinare a
funzione residenziale, in modo da favorire l’integrazione sociale e, in
particolare, per garantire l’offerta di alloggi in regime di locazione, ai
sensi dell’art. 5, comma 1 della Disciplina del P.I.T.;
h)
valorizzare e consolidare la presenza della funzione commerciale nelle
aree urbane degradate;