1.
Sono le aree completamente o prevalentemente boscate
dei crinali e dei versanti alti della catena Appenninica che si sviluppano senza
soluzione di continuità dal confine orientale a quello occidentale della
Provincia e che si distinguono in :
·
aree silvo-pastorali dell’Alta Montagna P.se;
·
aree silvo-pastorali del Battifolle e della Macchia
Antonini.
2.
Sono aree a forte valenza paesaggistica, che svolgono
una rilevante funzione ambientale e sono caratterizzate dalla attività
stagionale della pastorizia, dalle attività selvicolturali facenti parte del
ciclo produttivo del bosco; dalla funzione turistica di tipo escursionistico ;
dalla funzione turistico sportiva nei comprensori sciistici di Abetone; dalla
significativa presenza di aziende agricole e zootecniche nell’alta valle del
Lima.
1.
I P.S. e gli altri strumenti urbanistici comunali,
nonché i piani di settore, disciplinano per quanto di rispettiva competenza,
anche in riferimento agli artt. 41 e 43 del P.I.T., le trasformazioni e le attività
ammissibili nelle aree silvo-pastorali sulla base dei seguenti disposizioni:
Prescrizioni:
·
conservare e mantenere la copertura boschiva sulla
base di quanto indicato all’art. 50;
·
favorire i ripristini , riconnessioni e
riorganizzazioni delle aree aperte, invase nel processo di naturale espansione
del bosco , ed aventi una essenziale funzione ecologica anche in relazione alle
presenze faunistiche;
·
non alterare i caratteri morfologici, gli assetti
idrogeologici, i valori paesaggistici dei luoghi;
·
salvaguardare le aree di particolare importanza per il
ciclo biologico di specie di flora e fauna selvatica protetta;
·
individuare, con finalità di tutela conservativa, il
sistema dei percorsi storici ed integrarli nel circuito dei percorsi
turistico-escursionistici;
·
disciplinare la manutenzione e l’adeguamento degli
impianti di risalita e delle piste sciistiche esistenti, nonché la
realizzazione di nuovi impianti e piste in conformità con il Piano delle aree
sciistiche della Montagna P.se e le disposizioni di salvaguardia definite all’art. 15 delle presenti norme;
·
disciplinare la manutenzione, l’adeguamento e la
realizzazione di impianti per l’approvvigionamento idrico, energetico, per
telecomunicazioni nel rispetto delle caratteristiche ambientali e
paesaggistiche dei luoghi;
·
individuare e classificare gli edifici e i complessi
edilizi e disciplinarne le trasformazioni ammissibili sulla base di principi di
tutela e conservazione e nel rispetto dei valori storico-architettonici
testimoniali;
·
definire le tipologie edilizie, i caratteri
architettonici e costruttivi, coerenti con la tradizione locale da applicare
negli interventi di recupero e di eventuale nuova edificazione.
Indirizzi:
·
disciplinare l’accesso e la fruizione delle aree
boscate di maggiore pregio;
·
tenere conto della contiguità con il sistema dei
parchi e delle aree protette del versante emiliano e delle Province di Prato e
di Lucca;
·
definire gli ambiti controllati, nei quali in
relazione alle dimensioni ed alle caratteristiche delle aziende agrarie,
possono essere ammessi nuovi edifici rurali ai sensi della L.R. 64/95 una volta accertato l’impossibilità
o l’insufficienza di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente;
·
favorire le attività, complementari alla funzione
agricola, con particolare riferimento all’agriturismo.
4. Le aree
silvo-pastorali dell’alta Montagna Pistoiese, del Battifolle e della Macchia
Antonini sono soggette alle disposizioni
del sistema funzionale per l’ambiente di cui al Titolo II Capo II art. 14.